Potatura fico: come e quando
Il fico è una pianta antichissima che produce frutti molto dolci e gustosi, è tendenzialmente una pianta con portamento arbustivo e con chioma irregolare. La specie si presenta in 2 forme: pianta maschio e pianta femmina. La pianta maschio si chiama caprifico e produce il polline e frutti non commestibili, la femmina, ossia il fico vero e proprio, produce i frutti commestibili. I frutti possono essere gialli, verdi o neri e maturano in tre differenti periodi:
- i fichi fiori o fioroni(maturano a giugno-luglio)
- i fichi veri o forniti (maturano ad agosto)
- i fichi tardivi o cimaruoli (maturano a settembre)
Per avere un albero sano e fruttifero bisogna prestare particolare attenzione alla potatura.
Potature fico: quali sono le principali
Il fico è una pianta che richiede ogni anno almeno due interventi di potatura, che si eseguono in modo e con scopi differenti. In genere la potatura del fico serve a mantenere la pianta entro determinate dimensioni, in modo che non superi una certa altezza, così da poter raccogliere i frutti senza l’utilizzo delle scale. Come per la maggior parte degli alberi da frutto, anche per la potatura fico, troviamo 2 tipologie di potatura:
- Potatura di allevamento: ha lo scopo di impostare la forma della pianta durante i primi anni di vita. Troviamo 2 tipologie principali nella potatura di allevamento, quella a vaso globoso dove il fico avrà un fusto basso con i rami principali più o meno equidistanti, in modo che l’interno della chioma sia ben illuminato e la pianta si sviluppi in orizzontale, o quella a cespuglio che si effettua nella primavera successiva a quella della messa in dimora e dove si accorciano i rami fino ad avere una lunghezza di circa 30 cm in modo da stimolare i germogli, nella primavera successiva poi bisognerà potare tutti i germogli ad un terzo della loro lunghezzaper stimolarne altri nuovi e cosi via.
- Potatura di produzione: interventi periodici da eseguire durante la vita della pianta di fico per eliminare i rami secchi o danneggiati. In questo tipo di potatura si vuole arieggiare la chioma, sfoltendo appunto i rami secchi o troppo fitti, eliminando i polloni (ossia i rami che crescono alla base del fusto) che sono quelli che tolgono nutrimento alla pianta.
Potatura del fico: il periodo migliore
Come per la potatura peri o potatura meli, anche per la potatura fico ci sono dei momenti precisi dell’anno che sono più indicati per questa operazione. Il priodo migliore è la fine dell’inverno, dopo le ultime gelate, sempre tenendo conto delle condizioni climatiche e atmosferiche. Ma la potatura di “mantenimento” può avvenire anche in altri momenti , come per esempio tra settembre e ottobre è il periodo migliore per eliminare i polloni. Possono esserci più potature di produzione nello stesso anno, se il fico fruttifica più volte.
Quali attrezzi si utilizzano per la potatura alberi di fico?
Gli strumenti per potare il fico vanno scelti con cura in base al tipo di taglio che deve essere effettuato. Troviamo:
- Cesoie: per il taglio dei rami sottili (fino a 3 cm di diametro)
- troncarami: per i rami un po più grandi (oltre 4 cm di diametro)
- segaccio: per i rami grandi (fino a 10 cm di diametro)che devono essere di buona qualità puliti e affilati per assicurare tagli netti ed efficaci.
- motosega: per i rami molto grandi (oltre i 10 cm di diametro)
- tagliasiepe: per regolare la chioma e tagliare gli arbusti.
- scala: per raggiungere tutte le altezze
- crema cicatrizzante: per “riparare” il prima possibile i tagli delll’albero onde evitare infezioni da parte di parassiti
Potatura del fico: gli errori da evitare
La potatura del fico è essenziale ma non basta a creare frutti dolci e in grandi quantità, infatti oltre agli errori che si possono commettere nella potatura è fondamentale dare attenzione all’ irrigazione, che potrebbe essere carente in anni particolarmente caldi o privi di piogge, e ad evitare eventuali gelate che potrebbero nuocere alla produzione. Per quanto riguarda il taglio l’errore più comune è quello di credere che tagliando i rami in basso o in alto sia la soluzione ideale, ma in realtà i rami che vanno tagliati sono solo quelli secchi o quelli troppo ravvicinati che non permettono il passaggio della luce solare.
