Potatura pesco: uno dei frutti più diffusi
Il pesco è uno degli alberi da frutto più diffusi e apprezzati nei frutteti, grazie alla bontà e alla versatilità dei suoi frutti. La pesca è un frutto molto nutriente e contiene vitamine (come la vitamina C) e minerali (come il potassio), ma anche fibre e antiossidanti. I frutti del pesco vengono consumati freschi, ma sono anche utilizzati per la produzione di conserve, marmellate, sciroppi e altri prodotti alimentari. La pesca viene anche utilizzata come ingrediente in dolci e dessert, come ad esempio torte, crostate e gelati. Esistono numerose varietà di pesco, che si differenziano per il colore, la dimensione e la consistenza della frutta. Alcune varietà di pesco sono adatte per la coltivazione in climi freschi e umidi, mentre altre preferiscono climi più caldi e secchi. Tra le varietà più diffuse di pesco ci sono la “Bianca”, la “Gialla”, la “Regina Bianca”, la “Reverchon”, la “Red Haven”, la “Maria Bianca” e molte altre. La coltivazione del pesco richiede cure e attenzioni specifiche, come la potatura pesco, la concimazione, l’irrigazione e la protezione dalle malattie e dagli insetti nocivi. Tuttavia, con le giuste cure, il pesco può produrre frutti succosi e gustosi per molti anni.
Potatura pesco: perchè serve
L’albero di pesco è una pianta da frutto appartenente alla famiglia delle Rosaceae, originaria dell’Asia. Si presenta come un albero di medie dimensioni, che può raggiungere i 6-7 metri di altezza, ma esistono anche varietà nane che crescono meno. La chioma dell’albero di pesco è folta e ramificata, con foglie ovali e dentellate di colore verde scuro, fiorisce in primavera, con fiori di color rosa o bianco, a forma di campana, che compaiono prima delle foglie. I fiori sono molto profumati e attirano numerose api e altri insetti impollinatori. Dopo la fioritura, il pesco produce la frutta, che matura in estate. Il frutto ha una buccia vellutata e un sapore dolce e succoso. Il pesco richiede una buona esposizione al sole e un terreno fertile, ben drenato e ricco di nutrienti. È una pianta rustica e resistente, ma può essere attaccata da malattie fungine e insetti nocivi, come la tignola della pesca. La potatura è una pratica importante per mantenere la pianta sana e produttiva, e per migliorare la qualità e la quantità della frutta.
Potatura pesco: quando farla
La potatura del pesco si effettua solitamente durante il periodo di riposo vegetativo della pianta, ovvero durante l’inverno quando la pianta ha perso le foglie. In genere, il periodo ideale per potare l’albero va quindi dalla fine dell’autunno all’inizio della primavera, quando la pianta è in stato di dormienza e il rischio di danni è ridotto. Tuttavia, la potatura del pesco può essere effettuata anche in altre stagioni dell’anno, ad esempio durante l’estate per eliminare i rami laterali e i germogli non produttivi. È importante tenere presente che la potatura deve essere effettuata con attenzione e cautela per evitare di danneggiare la pianta e compromettere la produzione di frutta. Ecco quindi come si può dividere la potatura per periodo e cosa bisogna fare:
- Potatura invernale: si effettua durante l’inverno, quando la pianta è a riposo vegetativo. Si eliminano i rami secchi, danneggiati o malati e si diradano i rami più vecchi. Si lasciano invece i rami giovani e vigorosi, che produrranno i frutti nell’anno successivo.
- Potatura estiva: si effettua in estate, quando la pianta ha già prodotto la frutta. Si eliminano i rami laterali che crescono troppo rapidamente e si tagliano i germogli che non hanno prodotto frutti.
- Potatura di formazione: si effettua nei primi anni di vita della pianta, per darle la forma desiderata. Si eliminano i rami che crescono troppo verticalmente e si favoriscono quelli che crescono orizzontalmente.
- Potatura di mantenimento: si effettua su piante che hanno già raggiunto la loro forma definitiva e che producono frutti in maniera regolare. L’obiettivo principale è quindi quello di eliminare i rami morti, danneggiati o malati, e di favorire la crescita di nuovi rami e germogli.
- Potatura di allegerimento: viene eseguita su alberi con una chioma molto densa o che producono molti frutti di piccole dimensioni. L’obbiettivo e allegerire la pianta in modo da favorire la crescita e la produzione di frutti di maggiori dimensioni.
- Diradamento dei frutti: si effettua quando i frutti sono ancora piccoli, per favorire la crescita e la maturazione dei frutti rimanenti. Si eliminano i frutti che sono troppo vicini tra loro o che sono di dimensioni più piccole.
Potatura del pesco: gli strumenti da utilizzare
Come per la potatura limoni e la potatura fico, anche per la potatura pesco è importante utilizzare strumenti da affilati e puliti per evitare di danneggiare la pianta. Inoltre, bisogna evitare di potarla troppo, in quanto questo potrebbe indebolirla e ridurre la produzione di frutta. Gli strumenti principali utilizzati per potare il pesco sono:
- Forbici da potatura: sono piccole forbici a due lame utilizzate per tagliare rami sottili e giovani.
- Cesare: è uno strumento simile alle forbici, ma con lame più lunghe e robuste. Viene utilizzato per tagliare rami più grandi e spessi.
- Sega a mano: è una sega con lama dentellata, utilizzata per tagliare rami di media e grande dimensione.
- Sega a catena: è una sega elettrica con lama dentellata e viene utilizzata per tagliare rami di grande diametro.
- Tondino: è uno strumento utilizzato per rimuovere i succhioni, ovvero i rami che crescono verticalmente dalla base dell’albero.
- Scalpello: è uno strumento utilizzato per effettuare tagli precisi e puliti su parti legnose dell’albero.